Indi(e)menticabili

"...il senso di una biografia può stare anche dentro una rivista musicale conservata per un decennio. E quando te ne accorgi capita che i Pavement si sono già sciolti, fedeli alle loro premesse, everything is ending here..."

da Zero in Condotta di oggi (compratelo!)


Ho riletto assonnato queste parole questa mattina alla fermata dell’autobus, e ho pensato che forse mentre le stavamo scrivendo avevamo esagerato con le birre, ma in fondo mi piaceva che fossero uscite così, in quella mezza pagina su ZIC.
Specialmente oggi che la compilation tributo della Homesleep Records dedicata ai Pavement, oggetto dell’articolo di cui sopra (scritto a sei mani con il paziente Arturo Compagnoni), viene presentata in una spettacolare serata al Covo, dove si esibiranno Yuppie Flu e Julie’s Haircut, ovvero due tra le migliori indie band italiane, preceduti dal nuovo progetto Tiger Wood (nato da una costola di Giardini di Mirò e Mirabilia).
Ci pensate che razza di serata sarà? Il glorioso Covo, a poche settimane dalla chiusura (?), con un doppio album nato proprio a Bologna, celebra la band probabilmente più importante dell’ultimo decennio e di cui tutti sentiamo la mancanza: basterà guardare le facce di quelli che balleranno dopo i concerti, insieme ai dj della residente Dirty Disco Crew e quelli di Radio Città 103.

Ma che giornata, régaz. Una giornata in un anno in questa città, una di quelle che vorresti durasse quarantott’ore.
Che alle sei e mezza ci sarà da correre in libreria per la presentazione del libro di Roberto Grassilli(ospite ieri sera in radio per una eccezionale puntata con happy end - e grazie del link!), poi ci sarebbe anche Marco Philopat al TPO che parla della sua "Banda Bellini", e poi ci sarebbe il Maestro Pier Tosi che festeggia il decimo anniversario della sua trasmissione Soul Shakedown Party (vera istituzione reggae cittadina), e non vorremmo perdere nemmeno un frame di Netmage, e poi ci sono gli aperitivi con gli amici blog, e...

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