Sui tormentoni

Amo certi fine settimana a casa dai miei in campagna: si mangia come pachidermi, si beve molto meglio di quanto possa permettermi in città, niente internet né computer, un fiume di televisione.
Soprattutto, a Bologna mi mancano i video sul divano al pomeriggio (mi manca anche un divano), col telefono e la penna appoggiati in giro, e l'epoché husserliana che ne seguiva.
Domenica stavo cullandomi beato nel vuoto del dopopranzo di mtv, quando un suono mi ha fatto immediatamente pensare a un post di Emmebi, che tempo fa si interrogava sui tormentoni dell'estate alle porte.
La canzone era di Stylophonic, definito dai comunicati stampa niente meno che "il Norman Cook italiano". Il nuovo singolo pare sia costruito su un campione degli Chic, è balearico quanto basta, e fa tanto Stardust e Basement Jaxx: insomma, un colpo sicuro per la stagione delle vacanze.
Mi è anche venuto in mente che il promo di Soulreplay (b-side con remix di All seeing I) era nell'armadietto della radio già un paio di mesi fa. Io l'avevo ascoltato nemmeno trenta secondi, poi l'avevo ributtato nel mucchio.
Mi sono depresso. Ma come? Una volta ci prendevo sempre, già all'inizio di maggio ti avrei elencato i titoli con un sorriso...
Secondo me per riconoscere un tormentone dell'estate ci devi andare a sbattere per caso, con un video al pomeriggio o mentre cerchi le stazioni guidando in macchina. Il tormentone è questione d'istinto, non devi ragionarci troppo. E gli indie kids non ci sono più abituati.

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