Polaroids From The Web
Numer(os)i arretrati version

- Il neo Dottor Valido riappare nel mondo dei blog al nuovo indirizzo www.940.it e scrive una recensione del concerto dei Go! Team di venerdì scorso a Bologna che condivido al cento per cento. Sensazione di deja vù? Forse perché lo hanno già detto Max, Inkiostro, Marina, Ele e Nin-Com-Pop? Vabbè, qui è una stagione di arretrati...

- Aggiungo solo che vorrei spezzare una lancia a favore di Her Space Holiday, dal vivo molto più danzerecci e "uh, so Nineties!" rispetto al disco (e la batterista non aveva bisogno delle cuffie col click, al contrario degli inglesi).

- Sabato sera a Milano ho rivisto Wolf Parade in concerto, e la felicità che mi hanno dato ricompensa ogni altro scazzo in settimana. C'erano non più di 150 persone, di cui una decina salite da Bologna e dintorni a occupare parecchio agitate la prima fila. La banda canadese, nonostante lo scarso e tiepido pubblico, il locale abbastanza agghiacciante e l'amplificazione che faceva piangere (lo so, al Covo siamo abituati a ben peggio, ma almeno qui il lo-fi è quello del nostro cuore) non si è risparmiata un istante, scaraventandomi anche in aria con una Disco Sheets regalata all'inizio del bis. Credo di amare la musica di Wolf Parade per gli stessi motivi che Raoul Duke elenca per dire che non gli sono piaciuti. Ma sento anche altro: qualcosa nelle vene e nei nervi di Dan Boeckner che si scuote arriva fino a me, e lo sento passare affilato tra le ossa e i tendini. Qualcosa è lacerato nella loro musica, e sono incasinati, è vero (per fortuna non so niente di prog), ma "la loro dinamica" come dice RD è proprio quella che serve a me ogni tanto per ritrovare la voglia.

- In apertura i We are Scientists mi sono sembrati abbastanza incolori, la trasposizione musicale di quell'Orlando Bloom al quale il cantante cerca disperatamente di assomigliare. Il livello artistico per me è stato più o meno quello. Buoni comunque quei due tre onesti singoli da ballare.

- È da un mese che lo devo segnalare: oltra a quelli del suo blog Unpopular, Alistair Fitchet ha messo i feed anche sulla webzine Tangents.

- "So I took my guitar..."
Jens Lekman un paio di settimane fa ha dichiarato di volersi prendere una lunga pausa. Ora sul suo sito sta vendendo i suoi strumenti musicali. Io un po' mi preoccupo.
Questa qui, per esempio, è la chitarra con la quale ha inciso tutte le sue canzoni. Ce l'ha da quando aveva sedici anni. La sentite in Black Cab, Maple Leaves, You Are The Light ecc. Potete fare un'offerta, se ve la sentite.

- La settimana scorsa proprio la sua raccolta di ep e b-side Oh You're So Silent Jens era stata segnalata nella colonna Best New Music di Pitchfork. Tra l'altro oggi la webzine americana conferma il suo amore per la Svezia segnalando i Love Is All.

- E ancora a proposito di Jens Lekman: Low Noise si fa gli auguri di Buon Compleanno da solo e festeggia con il video di un suo concerto (insieme a José González) a Gothenburg nel 2003. Auguri!

- E a proposito di Svezia, è quasi Natale ma nelle interviste le Pipettes ancora la menano con i concerti di quest'estate: che siano ancora innamorate di me e di Lucio?

- È una mia impressione o qui in città c'è parecchio riserbo sulla sera del 31 dicembre? Non so voi, ma io sento già un brivido...

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