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MySpace is soooo booooring,
MySpace is soooo 2005...


E noi, quindi, ci arriviamo ora.
Ma è bastata una cena in buona compagnia e ci siamo decisi ad aprirne uno per Losing My Badge, "così, tanto per provare".
Perciò, signore e signori, ecco qui il nostro MySpace.

Ci siamo dentro da poche ore e quel che ho visto finora mi ha lasciato in parte perplesso. Avete presente quando ai tempri si rideva della "blog balotta"? Di quello stare tutti a farsi link e pompini-a-vicenda? Oh, soooo 2003...
Per quel che vedo, MySpace è la versione esplosa, dilatata all'inverosimile, di quell'unico aspetto.
Tralasciando le band che lo usano come buona vetrina per le proprie canzoni, il "social networking", per usare un'espressione da saggistica di genere, qui viene spolpato e svuotato di contenuti.
Tipo: prendere i blog e levare parole e link esterni. Cosa resta? Il puro aspetto relazionale. Il "blog-rolling", con relativi convenevoli e commenti. E a quel punto la funzione narcisistica può occupare tutto lo spazio: foto (le famigerate frangette), liste di gruppi, dischi, film, libri, gusti. Io sono questo, ehi, guardatemi, diventiamo friends.

Davvero, davvero interessante, perché una volta di più si azzerano distanze e differenze. Con tutte le conseguenze positive e negative che ciò può comportare.
Per esempio: cinque minuti dopo aver aperto la paginetta, ci aveva già scritto una delle nostre serate londinesi preferite.
D'altra parte, la conoscenza passa(va) anche attraverso la scoperta, l'attesa, il giro a vuoto, il tempo perso. Qui ora davvero non bisogna neanche più muoversi.
Insomma, per ora andiamo avanti con l'esperimento: vediamo se ci divertiamo.

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