These grey days

Questi quattro ragazzini di un sobborgo di Londra non avevano nemmeno 18 anni quando Hedi Slimane li invitò a comporre una colonna sonora per la sfilata parigina di Dior, collezione inverno 2006/2007. Tirarono fuori una versione di quindici minuti di quello che ora - ridotto a tre - è il loro ultimo singolo, These Grey Days.
Al primo ascolto gli Eight Legs possono apparire la classica band UK "post Libertines", ma in questa traccia mostrano un lato più malinconico e smithsiano. Potrebbe essere una canzone di qualche personaggio minore di "Skins", tra sms, feste, incomprensioni e svenimenti, e io inciampo su quella pronuncia così british di "patio" (che non a caso rimanda a Reel Around the Fountain).
Per i giorni grigi qui, suona più che appropriata, "wish we hadn't changed / wish we hadn't kissed good bye to those old days".
Altrove gli Eight Legs sembrano più punk e diretti, acerbi hooligans nei loro jeans stretti e magliette con le scritte fatte di nastro adesivo. Hanno passato il 2007 in tour, toccando anche Giappone, Germania e Svezia, e dividendo palchi insieme a Cribs, Rakes e Pidgeon Detectivies.
Arriveranno per la prima volta in Italia a fine marzo, per due date a Milano e Treviso.

>>>(mp3): Eight Legs - These Grey Days

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