La nostra incostante sobrietà

Cats On Fire
There's no point in trying to look young again
I've got most of what I want
and as for the rest
I forgot what it was

Ricordo i Cats On Fire nel backstage di un festival qualche anno fa guardare un po' disgustati, chiusi in un cordiale e distante silenzio, un disordinato gruppo di band scolarsi fiumi di alcol, lasciarsi andare a cori e abbracci e poi perdere conoscenza qui e là. La sobrietà di Mattias Björkas e soci sembrava riflettersi non solo nel look, nella nitidezza delle musiche e nella misura con cui sceglievano le parole, ma anche nella vita di tutti i giorni.
Così, ora che è uscito il loro secondo album Our Temperance Movement, mi domando quanto il titolo si riferisca alle oscillazioni dell'animo e all'instabilità di un cuore sensibile, o quanto invece ai movimenti proibizionisti dell'Ottocento (grazie a Jonathan per la dritta).
Interrogativo alimentato anche da canzoni come Letters From A Voyage To Sweden, in cui il massimo piacere è osservare dall'alto gli altri smarrirsi nei bagordi e nella dissoluzione, oppure Horoscope, che non risparmia giudizi sulle "follies of youth".
L'altra faccia della medaglia, però, è un tenace sentimento di perdita preventiva, simile a quello che si prova quando, al termine di una lunga relazione, le differenze sono maggiori di ciò che rimane in comune. Quel girare le spalle, ostinati e offesi, a chi conosciamo molto bene, quasi come se fosse proprio quello la causa, e come se ormai non fosse più possibile spiegarsi fino in fondo: "our island will soon be lost at the sea" (Our Days In the Sun).
Assodato che le coordinate musicali restano sempre quelle di Smiths, Felt, Lucksmiths e simili, il disco nel suo insieme suona più omogeneo e compatto del precedente The Province Complains, più pop e meno folk, anche se si può dire che forse manca qualche affondo più appuntito, e l'apertura di Tears In Your Cup in effetti promette più di quanto il resto riesca a mantenere. In ogni caso, Our Temperance Movement è un album che conferma la scrittura dei Cats On Fire come una delle migliori e più interessanti che l'indiepop abbia espresso in questi anni.

>>>(mp3): Tears In Your Cup
>>>(mp3): Letters From a Voyage to Sweden

Commenti

Alla Scoperta ha detto…
Abbiamo una proposta interessante per te
Anonimo ha detto…
Saludos desde espana, me encanta!

Aver si podeis hacer un post sobre esta banda: http://www.youtube.com/watch?v=q6f1EI5TZ4Q