Through the years


Da un paio di giorni si può ascoltare in streaming una nuova anticipazione da In Love With Oblivion, il secondo (e da me molto atteso) album dei Crystal Stilts (ancora una volta via Slumberland e Fortuna POP!). Dopo il sette pollici Shake The Shackles dello scorso autunno, arriva ora questa Through The Floor, più tenebrosa e con una curva nella melodia che la fa quasi assomigliare a una cover Anni Cinquanta di Teenage Caveman.
Tra l'altro, se seguite le vicende della band newyorkese, la canzone non vi suonerà del tutto nuova. Oltre a essere una presenza fissa nelle scalette dei live, era infatti inclusa come "demo bonus track" nella versione digitale su Emusic del primo ep (2008), e inoltre era stata suonata dal vivo nella Daytrotter Session del 2009.
Questo è interessante, perché ci permette di vedere come i Crystal Stilts lavorano alle loro canzoni nel tempo. La prima versione insiste su una chitarra più ruvida e sporca, indulge in coretti con la voce che cerca anche passaggi più alti, mentre quella dal vivo è decisamente accelerata, nervosamente ballabile, con gli accordi abrasivi che sembrano citare Rock'n'Roll dei Velvet Underground. Infine, la versione dell'album lascia maggior spazio all'organo, che proietta la canzone lontano nel tempo e, come detto, rallenta il ritmo virando verso un umore più cupo, rinforzandola ancora di più.
Ok, se non si fosse capito, sto smaniando perché esca questo disco. Nell'attesa, ecco le tre versioni:

(mp3): Crystal Stilts - Through The Floor (demo)
(mp3): Crystal Stilts - Through The Floor (live - Daytrotter Session - 4/7/2009)

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