Still Flyin' + O/R/F + James Ausfhart + My Teenage Stride @ Cake Shop!


O/R/F live at Cake Shop, NYC

Cake Shop, Manhattan, mercoledì 3 Febbraio 2016. La prima e, fino a questa sera, unica volta che ero entrato in questo minuscolo tempio della musica dal vivo newyorkese era stato insieme ai Be Forest, al CMJ 2014. Stasera invece ho il piacere e l'onore di essere io sul palco, negli Still Flyin', e per di più come headliner!

Cake Shop, foto di Gary Olson
James Ausfhart (ovvero Åke Strömer, già nei Love Is All, negli Hemstad, e anche lui in passato negli Still Flyin'...) apre la serata cantando in mezzo al pubblico (numeroso oltre ogni aspettativa, forse anche grazie a un post di Brooklyn Vegan?). Fa partire le tracce da un mangianastri, come una specie di karaoke in cui canta sopra i propri stessi pezzi, ammiccando a chi gli sta intorno e facendo muovere anche gli spettatori più avversi alle danze. Per darvi un'idea, una cosa del genere. James Ausfhart è bravo, diretto, canta di rapporti umani in modo scherzoso, e sconvolge tutti concludendo il concerto spaccando a terra il mangianastri. Finale epico!

O/R/F a seguire. Il nome della band è composto semplicemente dalle iniziali dei cognomi dei tre membri: Gary Olson (Ladybug Transistor, produttore e proprietario dello studio di registrazione da cui sono usciti innumerevoli album indiepop che amate), Julia Rydholm (Essex Green, Ladybug Transistor, Jens Lekman, Of Montreal...) e Kyle Forester dei Crystal Stilts. In realtà credo stiano ancora cercando un nome definitivo e quello di questa sera, fra tensioni, errori e simpatia, è quasi il loro primo live. Julia suona il basso, Kyle le tastiere, la chitarra in un pezzo, e fa partire basi dall'iPhone, oltre a cantare qualche coro. Gary suona un basso Danelectro mezzo rotto, con due sole corde attaccate (tenete presente che io più tardi suonerò un fighissimo Rickenbacker prestato da lui). Il povero strumento però è super effettato, e Gary si diverte molto a lanciarsi in deliziosi assoli (mi ci ritrovo molto nel suo gusto e stile nel salire di scala). Per la maggior parte dei pezzi però si concentra sul cantato: bellissime melodie, voce profonda e testi intensi ma con una specie di poetica lieve. Gary guarda negli occhi il pubblico, è un momento molto carico. Poi, ovvio, non può fare a meno di inserire qualche suo stacco di tromba (mai invadente). Commettono anche qualche errore venale, ricominciano un pezzo perché non erano a tempo con la base, ma nel complesso è stato un ottimo show e grande dimostrazione di mestiere sul palco. Mi sono piaciuti molto, sono riusciti a ricordarmi di tutto, dai Tindersticks ai Notwist passando per Andrew Bird.


Poi sono saliti sul palco i My Teenage Stride e subito si è capito che la serata aveva preso un’altra piega, più scanzonata. Avevo già suonato con loro quando ero nei Calorifer Is Very Hot! insieme a Nicola Donà (ora Dizzyride e Horrible Present...) in una serata del CMJ 2010, dividendo il palco con A Classic Education, Chris Leo e L'Altra. In un certo senso quella di questa sera sembra una reunion, tutti si divertono e nessuno cerca di prendere troppo sul serio la situazione. Il cantante si ritrova a suonare chitarre che non tengono l'accordatura, ma le melodie delle loro canzoni in stile Postcard / TVPs restano ancora veramente catchy dopo tutto questo tempo.



(mp3) My Teenage Stride - To Live And Die In The Airport Lounge

STILL FLYIN' LIVE @ CAKE SHOP
Still Flyin', foto di @aaronford
Gli Still Flyin' chiudono la serata. Eravamo in forma e mi sono divertito davvero un sacco. Per gli ultimi pezzi (All Lips Touch, Hott Chord...) sono saliti sul palco anche James Ausfhart e Gary Olson con tromba e sax, e il tutto è culminato con una caduta a effetto domino che ha mandato all'aria birre e tastiere, ma non ha fermato nessuno dal suonare. Non potevamo chiedere finale migliore!




[Report di Samuele "Jack" Palazzi - Grazie!]

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