I woke up feeling alright 'cause there is milk in the refrigerator

Magic Potion - Milk - PNKSLM

Da ormai un paio d'anni, una piccola etichetta dal criptico nome di PNKSLM, in apparenza una tra le tante del sottobosco cosiddetto garage lo-fi, sta maturando in maniera esponenziale, disco dopo disco, festival dopo festival, party dopo party, "band to watch" dopo "band to watch". Non siamo ancora ai livelli di una Burger Records, per capirci, ma il giro sembra abbastanza analogo, e l'aria di crescente coolness che la circonda è la stessa che circondava la label californiana qualche anno fa. Anche tralasciando un precoce endorsement da parte di Anton Newcombe dei Brian Jonestown Massacre, basta dare un'occhiata a dove oggi escono abitualmente le anteprime dei suoi album: Fader, Line Of Best Fit, KEXP, Brooklyvegan... Ok, si tratterà soltanto buone PR ma bisogna riconoscere che anche il catalogo si è fatto via via più consistente, e la coerenza alla lunga paga. Nomi come Beach Skulls, Thee MVPs, Pinemen, Castillians, Sudakistan e Foetals, magari non sono ancora familiari a molte persone, ma appena fai partire una delle loro canzoni capisci subito in quale festa sei capitato (non è un caso che il nome provenga da Punk Slime dei Black Lips) e ti ci vuoi buttare subito anche tu. Questo, almeno sul piano della "percezione" dell'immagine di un'etichetta, mi sembra un risultato importante quanto delle buone recensioni, che pure non mancano.
Buona parte del merito sembra essere di Luke Reilly, vecchia conoscenza di questo blog dato che intorno al 2010-2011 suonavamo spesso il suo vecchio gruppo, i Sex Beets. Una cosa che Reilly racconta a proposito della sua nuova creatura mi ha colpito: "The big majority of music we've released so far though has been from bands we've come across personally at shows or on tour, or friends of friends. The whole family idea is a big thing for me. [...] We were lucky enough to be asked to host a PNKSLM showcase on the main stage at Liverpool Psych Fest last year, which was incredible, and at the end we got this ‘family photo’ of all of us in the car park in front of a PNKSLM banner. I love that photo, PNKSLM artists from the UK, Sweden and America all drunk as hell partying together". Sì, sono cose lette cento volte in cento interviste, ma se ti metti ad ascoltare i dischi del catalogo PNKSLM percepisci un'altra sincerità, un altro livello di entusiasmo in quelle parole.

E quindi, veniamo alla musica. Perché c'è una nuova band prossima al debutto che mi ha spinto a vincere la pigrizia e a scrivere queste righe. Si chiamano Magic Potion, provengono da Stoccolma ma di svedese non sembrano avere molto, a parte la naturalezza con cui riescono a tirare fuori un suono fighissimo. Di solito vengono etichettati come "slacker" e accostati a nomi tipo Mac DeMarco e ai Real Estate. Dalle canzoni ascoltate finora (compreso un EP uscito anche in cassetta su Beech Coma) io direi che c'è una maggiore propensione a un pop più primaverile e luminoso. Sono in quattro, e fanno filtrare tra i riverberi delle chitarre un po' di synth analogici e adeguatamente polverosi. Nel nuovo singolo Milk (prima anticipazione dell'album Pink Gum), sembra quasi di vederli, dietro questo suono annebbiato, concedersi un sorriso un po' beffardo e un po' frastornato. "Some nights are quite tough / Some nights are not quite so tough", giusto per far capire la filosofia di vita di questi ragazzi, perfettamente in sintonia con l'attitudine PNKSLM.




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